Un gruppo non ha un suo carattere specifico ma la sua caratterizzazione le viene conferita dalle singole personalità degli individui che vi partecipano. Migliore è la comunicazione che intercorre tra le singole individualità più coeso è il gruppo. In questa prospettiva va intesa la moderna brigata di sala; un gruppo che pur svolgendo mansioni diverse, è in grado di integrarsi attraverso un obiettivo comune: quello di rendere un servizio all’altezza delle aspettative del cliente.
Favorire la comunicazione è compito del responsabile dell’azienda, il quale interviene a sostenere il dialogo e sanare eventuali dissidi che possono insorgere all’interno del gruppo.
Il tempo dedito al lavoro copre una buona parte della vita quotidiana di ogni lavoratore e spesso, la stanchezza e le difficoltà relazionali rendono particolarmente tesi i rapporti all’interno del reparto. Se, al contrario, le relazioni che si stabiliscono all’interno del gruppo di lavoro sono buone, ne risulta soddisfacente la permanenza in azienda e le mansioni da svolgere risultano anche meno onerose.
Ma qual è l’atteggiamento migliore ai fini della gestione di un gruppo da parte del maitre?
La brigata di sala è sempre stata concepita come una rigida struttura gerarchica, suddivisa per mansioni e basata rigidamente sul rispetto dei ruoli. Ne è sempre scaturita una gerarchia nella quale il capo assegnava i compiti ed essi dovevano essere portati a termine anche se non condivisi. La conseguenza di questo tipo di organizzazione è che al suo interno si sviluppano, molto spesso, malumori e dissidi con il conseguente riversarsi sulla qualità del servizio.
La gestione autoritaria del gruppo, risponde molto spesso, all’incapacità del suo leader di rimettersi in discussione e il timore di essere messo da parte. Superare tali difficoltà, è il compito di ogni manager aziendale, il quale dovrebbe incoraggiare l’interscambio tra i collaboratori e tra questi ed i rispettivi responsabili dei reparti operativi.
Una leadeship autorevole non ha timore di essere destituito perché è in grado, pur mantenendo il suo ruolo, di dialogare con i propri collaboratori, spiegando le ragioni delle scelte aziendali adottate, ascoltando i punti di vista dei lavoratori e valutando l’opportunità di integrarli al piano operativo. Il punto non è snaturare l’organigramma aziendale ma favorire il dialogo, ascoltando le esigenze di ognuno utilizzandole per arrivare ad una sorta di equilibrio.
I singoli partecipanti al gruppo, da parte loro, devono cercare di sentirsi parte integrante della struttura aziendale attraverso una collaborazione propositiva che non si limita ad eseguire i compiti assegnati ma proponendo soluzioni che dal loro punto di vista rafforzino il dialogo e la collaborazione tra tutti i lavoratori. Tale coinvolgimento determina entusiasmo nei singoli operatori e a beneficiarne è tutto il comparto operativo. Un gruppo coeso, avrà maggiori probabilità di rendere al meglio nel proprio lavoro assicurando all’azienda stabilità ed efficienza rendendo efficace il piano operativo.